La genesi di Magic: the Gathering è circondata da un’aura di carismatico mistero che pochi giochi al mondo possono vantare.
La leggenda narra che… un bel giorno Richard Garfield mise assieme il primissimo mazzo del suo nuovo gioco formando semplicemente un mazzo di 80 carte con tutti i cinque colori e gli artefatti, lo divise in due parti (all’epoca si giocava con sole 40 carte) e invitò il suo amico Barry “Bit” Reich a giocare la prima partita di Magic della storia. La partita andò avanti finché uno dei due mazzi non diventò praticamente ingiocabile. Da allora Barry può vantarsi di essere stato colui che vinse la prima partita di Magic della storia.

Agli inizi degli anni ‘90, una volta che Garfield si rese conto che Magic avrebbe avuto un futuro, capì che avrebbe ben presto avuto bisogno di ampliamenti ed espansioni e si accorse che non sarebbe stato in grado di ideare da solo tutta quella mole carte. Così si rivolse alle uniche altre persone che all’epoca conoscevano Magic, quei gruppi di amici con i quali playtestava il suo nuovo gioco. Erano giocatori che provenivano da diversi raggruppamenti sparsi per l’america, Richard assegnò a ciascun gruppo la propria espansione sulla quale lavorare.
Al primo gruppo, conosciuto da alcuni come East Coast Playtesters, fu assegnato di sviluppare il set “Ice Age”. Questo gruppo si mise d’impegno e, nel processo creativo, ideò anche altri set: Alliance. Antiquities e Fallen Empires. Tutte espansioni che vennero pubblicate negli anni successivi, ed è giusto ricordare che sebbene Ice Ace e Alliance furono editate solo nel ‘95 e’96, rispettivamente, furono proprio queste le prime due espansioni ideate per Magic.
Ad un secondo gruppo fu assegnato un set con il nome di lavorazione “Menagerie”, un set che diventò così grande da dover essere diviso in due parti e che qualche anno dopo diede luce alle espansioni: Mirage e Visions.
Il compito di sviluppare un ultimo set fu assegnato ad un unica persona, Barry “Bit” Reich. Il suo set, dal nome in codice “Spectral Chaos”, aveva un tema che incuriosiva Barry: le carte multicolore. A quel tempo, stiamo parlando del 1993, quando ancora non era stato editato il primo set di carte Alpha, le magie multicolore non esistevano. Le carte multicolor fecero la loro comparsa con l’espansione Legends (pubblicata nel 1994 anche in Italiano, prima volta in assoluto che un espansione di Magic veniva tradotta in un altra lingua…). Fu proprio questo set, sebbene concettualmente molto diverso dal progetto di Barry, la causa che fece accantonare per sempre le Spectral Chaos e a relegare il progetto in cantina.
Sebbene fossero già stati fatti quattro interi cicli di play test e l’espansione era stata presentata alla Wizard of the Coast nel 1995 e in seguito due anni dopo, il progetto non decollò mai. La principale paura della WotC fu quella di temere che al pubblico non reagisse bene ad un altro set multicolore subito dopo alle Legends e così il set di Barry non vide mai la luce nella sua interezza. Fu un vero peccato perché il design concettuale di Spectral Chaos era molto all’avanguardia, con particolari meccaniche. E da appassionato del gioco la cosa fa ancora più dispiacere, pensando che le tre espansioni che seguirono Leggends (The Dark, Fallen Empires e Homelands) sono tra le più insulse mai stampate dalla WotC.
Tuttavia, molte delle idee di Barry sono state incorporate in altri set di espansione (soprattutto in Tempest e Invasion), ed è interessante pensare che svariate meccaniche e il design di certe carte, molto note ai giocatori della vecchia guardia, trovano fondamento in quel vecchio progetto.
Ma ecco la sorpresa… Solo qualche anno fa “The Misprint Guy” Keith Adams, un collezionista di rarità (possiede un enorme collezione di misprint, carte molto ricercate e di grande valore perchè presentano più o meno clamorosi errori di stampa) contattò Barry Reich con l’intenzione di acquistare delle rarità. Barry gli mise a disposizione la sua cantina, ricca di cimeli del periodo antecedente la pubblicazione del set Alpha, e Keith scartabellando tra i vari scatoloni, si trovò davanti le carte di Barry! L’ultima versione del set completo delle Spectral Chaos, utilizzate per i play test, 429 carte!

Un set enorme, uno sguardo nella capsula del tempo che fa luce sulle origini di alcune tra le più grandi e audaci idee di Magic: la meccanica di “Flash”, che permette di giocare una qualsiasi carta come fosse un Istantaneo; la meccanica di “Pitch Spell” che permette di giocare una carta non spendendo mana, ma pagandone il costo eliminando dalla mano un’altra carta; l’idea di frazioni non intere di Mana per pagare una carta (vista alla luce solo nelle Unhinged, set “for fun” non legale in alcun formato ufficiale); terre base che forniscono mana incolore (in parole povere Barry in questo modo introduceva un sesto colore, al di là dei cinque principali)…
La rivelazione dell’intero set di Spectral Chaos che di Keith Adams fece nel 2015 in un noto video su Youtube, è una cosa affascinante. Ha fornito un’occasione senza precedenti per vedere le brillanti idee partorite da uno dei designer più originali della storia di Magic. Per chi fosse interessato ecco il link dal quale scaricare la lista intera delle carte (https://www.formatoql.it/wp-content/uploads/2020/06/Spectral-Chaos-Card-List.pdf )
Da allora tanti giocatori hanno sognato che questo set venisse finalmente stampato dalla WotC… e qualche fanatico ha addirittura si è divertito nel proporre la propria versione delle carte studiandone un layout simile a quello originale della WofC.
