Cabal Therapy è una delle carte più skill intensive di Magic, considerata da molti giocatori professionisti una delle carte più difficili da giocare di sempre.
Fu stampata per la prima volta una decina di anni fa nel blocco Odyssey, nell’espansione Judgment (maggio 2002) e a molti giocatori, all’inizio, non piacque più di tanto. Era più difficile da giocare di Duress e sembrava che richiedesse uno sforzo eccessivo. Il mazzo Controllo Mono-Black di quell’epoca tipicamente ne giocava… zero! In seguito Cabala cominciò ad essere usata come una ridondanza di Duress nei Scartacarte dell’epoca e ad un certo punto si incominciò a giocarla assieme Call of the Herd e in mazzi che sfruttavano meccaniche di vantaggio carte, basandosi su creature. Da quel momento si poteva trovare Cabal Therapy ovunque, inclusi anche mazzi Goblin, al primo posto, preferita a Duress.
Quando utilizzata correttamente, a volte è perfino meglio di un Hymn To Turach , costa uno, può far scartare più copie di una stesa carta e si può usare con flashback e colpire ancora. Se si vuole lanciare una magia ed essere sicuri di evitare un counter, al costo di un solo mana suppletivo, possiamo lanciare Cabal Therapy e nominare Force of Will per assicurarci il via libera. Oppure, se in base ad una giocata dell’avversario si intuisce cosa egli abbia in mano, Cabala può essere giocata come contromossa por togliergli la carta indispensabile. E’ una carta molto divertente e porta a giocate interessanti anche quando si cerca di colpire alla cieca e questo permetterà di vedere la mano dell’avversario, cosa che già di pe se è interessante e utile ai fini del gioco. Non bisogna necessariamente chiamare quello che si pensa l’avversario abbia in mano, più spesso si nominerà la carta che può batterci. Infatti non è indispensabile andare a segno per rendere Cabal Therapy una carta entusiasmante, ed è questo, forse, quello che la rende più interessante di altre carte.
Diventare abili con Therapy ha diversi effetti positivi, in quanto allena ad analizzare costantemente lo stato del gioco e a domandarsi cosa potenzialmente ha in mano l’avversario. Il tempismo è importante e scegliere il momento giusto può obbligare a restare concentrati in ogni fase di ogni partita, anche la più lunga e difficoltosa. La soddisfazione che deriva dal giocare la carta correttamente è alta, e vale il tempo speso per accumulare l’esperienza necessaria. Come dice Caleb Durward: “se stai lanciando Cabal Therapy bene, stai giocando del buon Magic.”
Una delle difficoltà del giocare Cabal Therapy è sapere quando lanciarla e per quale scopo. E’ opportuno lanciarla all'inizio del gioco per ottenere informazioni e sviluppare meglio l’attacco? Oppure conviene attendere di avere più informazioni per aumentare il suo effetto? O ancora, come fanno alcuni giocatori con Brainstorm. conviene salvarla per utilizzare la carta come una magia difensiva prima di giocare la nostra mossa finale? Le risposte a queste domande cambieranno drasticamente di partita in partita, in base al mazzo che si sta giocando e a cosa stà succedendo sul board. Imparare a valutare lo stato del gioco e impostare correttamente Cabala è importante per massimizzare ogni utilizzo della carta.
Per semplice matematica, ci sono più probabilità di azzeccare una carta se l’avversario ha molte carte in mano. D’altro canto, se si lancia la magia al primo turno on the play, non si avranno abbastanza informazioni per scegliere correttamente cosa nominare. E ci sono molti fattori interessanti da considerare quando si lancia una Cabala alla cieca.
Durante i primi 2 turni, se non abbiamo un differente “scartino” da giocare, aspettare per vedere quale landa giocherà il nostro avversario può essere indispensabile per una nostra Cabal Therapy. Una chiamata basata solamente sul primo “land drop” dipende molto dal meta-game, QL presenta molti mazzi atipici, ma bisogna anche pensare che molte cose non cambiano mai… se l’avversario inizia con una landa blu come Underground Sea, Brainstorm e Force of Will sono delle grandi chiamate. Una carta come Brainstorm, per esempio, è facile che induca a tenere una mano e inoltre sarà sempre inclusa in 4 copie in un mazzo Blu. Se l’avversario dovesse effettivamente avere Brainstorm è importante toglierglielo, visto che è il counter più efficace contro CabalTherapy. Chiamare Brainstorm in queste situazione è quindi un ottima mossa.
Tropical Island o Volcanic Island significano Canadian Threshold. Ancora Brainstorm e Force of Will possono essere ottime chiamate, ma anche Stifle, se si vuole proteggere le proprie fechland. Trattandosi di mazzi Control e il caso di ricordare che chi lancia Cabal Therapy mantiene il suo controllo anche se questa viene “misdiretta”, e quindi spetta al suo proprietario scegliere cosa nominare, e certamente non sarà una carta che ha in mano.
Scrubland stà a indicare che si sta giocando contro ad un controllo Nero, sporcato di Bianco per Balance, Vindicate e Sword to Plowshare e se l’avversario non lancia subito un Dark Ritual, un probabile motivo che lo abbia convinto a tenere la mano è il suo Hymn to Tourach. Dopo Tundra dipenderà da qualè il nostro “game-plan”, potremo chiamare Force of Will se giochiamo controllo oppure Sword to Plowshare se giochiamo aggro. Savannah, di solito è immediatamente seguita da Nimble Mangoose, da Birds of Paradise o Wild Growth e in questi casi si potrebbe chiamare “Sploscio”, se non si ha una chiara idea di che mazzo possa giocare l’avversario e vogliamo difendere le nostre creature da StP.
Più informazioni si ha riguardo al meta-game più questa splendida magia sarà utile.
Nominando carte che è più facile trovare in molteplice copia, si andrà a segno più spesso. Pensare a quali sono le mani che è comprensibile tenere è una buona strada per dedurre la mano avversaria. Logica, chiamate, e conoscenza del meta si mescolano vorticosamente quando ci si presta a lanciare Cabala. E’ importante quindi nominare quelle carte che non solo sono le più probabili trovare nella specifica tipologia di mazzo, ma soprattutto quelle che sono una buona ragione per l’avversario di tenere una mano iniziale.
A volte se proprio non si sa cosa nominare, ci si può permettere di aspettare per ottenere maggiori informazioni. Tuttavia di solito questa opzione non è consigliata, in quanto le probabilità di colpire alla cieca sono migliori di quello che si possa pensare e le persone hanno la tendenza a giocare carte se sono veramente buone, il che significa sostanzialmente che si rischia di mancare una buona occasione con Therapy quando invece si aveva la possibilità di andare a segno.
Nel “mid-game” avere una Cabala in cimitero costringerà l’avversario a giocare in maniera differente, se è attento al gioco. Dovrà soppesare l’importanza di giocare i propri top-deck, rischiando di giocarli al momento inopportuno, o darci la possibilità di far scartare la carta appena pescata. Guardiamo i suoi occhi mentre pesca. E se sta guardando il nostro cimitero, senza giocare un “graveyard hate”, pensate a come Cabal Therapy possa fargli del male.
Anche nel “late-game” Cabal non è esattamente una carta morta, anche se talvolta si tende a pensarlo. A questo punto può essere utilizzata per guardare la sua mano, per essere sicuri che non abbia un counterspell. E’ la fase del gioco nella quale avere davanti in bella mostra le carte dell’avversario può essere veramente d’aiuto.
Con cabala una cosa interessante è che si può nominare quello che ci fa più paura. La carta che potrebbe vanificare i nostri piani, affossarci e batterci. Cosa non possiamo permettere di lasciare in mano all’ avversario? Bisogna ragionare su quale è la carta più rilevante che l’avversario possa avere. Anche se le probabilità possono essere piuttosto basse se si teme che abbia in mano una carta in grado di girare la partita, è quella la carta da nominare. Di solito ci sono diverse carte che son ugualmente pesanti, quindi, bisogna spesso considerare molteplici fattori. Inoltre bisogna pensare a qualè il piano dell’avversario, cosa a fatto fino a questo momento e cosa vorrà fare in seguito.
A livello di costruzione dei mazzi bisogna però tener conto che si deve vedere un certo numero di creature a partita se si vuol essere sicuri di poterla usare con flashback. Cabal Therapy, infatti, è conosciuta non solo come mezzo importante per montare la mano all’avversario, ma anche come mezzo per poter sacrificare creature. A tale proposito risulta chiara la sua sinergia con Veteran Explorer e Yavimaya Elder. La carta risulta interessante anche giocata in Reanimator, attraverso Cabal Therapy e Vindicate, si può correre il rischio di ritrovarsi un buon bersaglio per Reanimate, nel cimitero dell’avversario, inoltre può risultare interessante l’utilizzo di Putrid Imp e Hapless Researcher per sacrificare Cabala e lanciarla dal cimitero con il costo di flashback.
Rispetto ad altri modi di sacrificare che esistono nel formato, Cabal Therapy rimane il più elegante. Per questo, si troverà sempre affiancata dai suoi amici Academy Rector e Pattern Of Rebirth, per eseguire dei sbalorditivi trick!
A questo proposito è interessante ricordare che, se nell’utilizzare la sua abilità di flashback, Cabala innesca una abilità di una creatura sacrificata, Academy Rector ad esempio, l’abilità innescata della creatura si risolverà per prima.
In conclusione, Cabal Therapy è una potente carta con molteplici applicazioni, è più di un semplice “scartino”, con un’attenta riflessione e la pratica, si può rendere questa carta funzionale ai propri propositi lungo tutte le fasi della partita, utilizzando la sua singolare caratteristica di essere sia uno scarta carte che una magia che ci permette di rivelare la mano dell’avversario, utile per modificare lo stato del “board” a nostro vantaggio.
Quando si lancia Cabal therapy bisogna ricordarsi di prendere nota delle carte nella mano l’avversario. Anche se spesso sarà lo stesso avversario, per fair-play a lasciarle scoperte sul tavolo, in caso contrario non scriverle solamente (anche se certamente è opportuno che tu lo faccia), pensa ad esse e cerca di immaginare la migliore linea d'azione del tuo avversario e poi immagina la sua miglior alternativa. C'è un modo di eliminarle entrambe con un singolo scarto? Puoi demolire almeno la prima strategia? Almeno la seconda? C'è qualcosa di sorprendente nella sua mano che possa dirti qualcosa sulla composizione o la particolare tipologia del mazzo? Questo tipo di ragionamento diventa più facile quanta più è la pratica e l’esperienza che hai nel giocare con e contro mazzi differenti.
Tratto da “Cabal Classroom” di Thomas Bechtold; "Leaving A Legacy: Explorer Pod" di David Gleicher e “Therapy session” di Caleb Durwarda adattati a QL Magic da Lorenzo Mos